PROGETTO MINIBASKET & GINNASTICA ARTISTICA

PROGETTO “CRESCERE GIOCANDO”- ASD STELLA DEL FARO


 

Premessa

 

La trasformazione che le nostre città stanno oggi vivendo, con una progressiva

 

scomparsa degli spazi liberi e dei cortili e dei giochi tradizionali che in essi si praticavano, nonché l’emergenza del mondo ludico virtuale, hanno comportato una progressiva riduzione del cosiddetto “gioco motorio spontaneo”, che occorre compensare attraverso un incremento e una diversificazione dell’educazione motoria e sportiva nella scuola elementare.

 

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera l’educazione motoria

 

fondamentale per lo sviluppo della personalità e per il raggiungimento e mantenimento della buona salute.

 

È indiscusso, scientificamente, che sussiste una relazione diretta tra lo sviluppo motorio e lo sviluppo cognitivo e di relazione, particolarmente nell’età della scuola primaria.

 

L’educazione motoria ha quindi, un ruolo fondamentale nel processo di crescita del bambino e l’attività motoria nella scuola primaria deve favorire il completo sviluppo della personalità e la prevenzione dei principali effetti della sedentarietà, cioè il soprappeso e i deficit posturali acquisiti.

 

L’insegnamento di questa materia, oggi affidato agli insegnanti elementari, è troppo

 

spesso inadeguato e pur ritenendo indiscutibili l’elevato livello professionale e le competenze in campo pedagogico e metodologico degli insegnanti della scuola elementare, si ritiene che, per quanto riguarda l’educazione motoria e pre-sportiva, i maestri avvertano la necessità di un supporto e di iniziative immediatamente spendibili nella prassi didattica, soprattutto nelle scuole che, non avendo disponibilità economiche, non sono in grado di concretizzare progetti mirati con delle professionalità esterne.

 

Prime indicazioni di studi pilota effettuati sul territorio romano indicano infatti la difficoltà di applicare le elevate competenze pedagogiche e metodologiche generali, mutuate dai domini degli apprendimenti astratti, al dominio motorio, con gravi limitazioni delle possibilità di transfer di apprendimento motorio-cognitivo e motorio-relazionale.

 

L’impiego di personale provvisto di competenze specifiche è quindi indispensabile per innalzare la qualità e la quantità delle attività motorie e sportive nella scuola elementare.

 

Si ritiene opportuno, pertanto, predisporre un progetto che possa essere sperimentato nella scuola primaria, coinvolgendo con attività di supporto figure specializzate (laureati in Scienze Motorie).

 

 

 

Con i nuovi Programmi della Scuola Primaria (D.P.R. n. 104, 12.02.1985), si è evidenziato infatti l’importanza dell’Educazione Motoria nella Scuola Elementare.
 Attraverso essa, ma anche attraverso i vari progetti, sempre più numerosi, nelle scuole viene finalmente riscoperto il gioco e i suoi valori, viene dedicata più attenzione al mondo del bambino, ai suoi interessi e alle sue motivazioni e si evidenzia che il bambino ha voglia di muoversi, di confrontarsi con gli altri, di affinare le capacità senso percettive e gli schemi motori e posturali, di conoscere gesti e movimenti nuovi, in funzione di una preparazione multilaterale.

 

I principi di “multilateralità e polivalenza” propri della pratica sportiva diventano di fondamentale importanza per l’educazione e lo sviluppo dell’individuo e nel proporre l’attività motoria come un modello di vita.

 

Con questa premessa che si vuole delineare un progetto in grado di fornire, attraverso qualità e professionalità, abilità e competenze, solide conoscenze, in campo motorio e sportivo non solo finalizzate al benessere della persona, ma anche in grado di contrastare efficacemente le prime forme di disagio e devianza giovanile.

 

 

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Obiettivi e Finalità:

 

 

 

Il progetto è rivolto ai bambini della Scuola d’ Infanzia (5 anni) e Primaria (dalla I° alla V° elementare).

 

Molto importante per stabilire gli obiettivi da raggiungere è la conoscenza del

 

mondo del bambino:

 

 

 

·        Vivere è comunicare. Giocando si comunica. Le attività motorie e sportive sono un contributo alla crescita affettiva, sociale, morale e cognitiva.

 

·        Fantasia e gioco come espressione ed espansione della personalità. Il gioco è una esigenza di tutti, finalizzata a ripristinare l’equilibrio neuro dinamico, è una attività della fantasia immaginativa.

 

·        Il gioco è l’attività primaria del bambino. Attraverso il gioco il bambino conosce il proprio corpo, lo controlla, lo usa nei modi più svariati, prende conoscenza dei propri gesti, esplora l’ambiente, consolida gli schemi motori, crea un ponte fra realtà e l’immaginario.

 

·         Il Gioco. Il gioco deve essere attività motoria e l’attività motoria deve essere gioco. Il bambino per diventare adulto deve arrivare progressivamente a praticare lo sport, iniziando a “Giocare lo Sport”. Attraverso le esperienze motorie e sportive il bambino migliora gli apprendimenti, il comportamento, il carattere, accetta le regole del gioco e i compagni.

 

 

 

Quanto su detto è fondamentale per stabilire il cammino che ogni bambino potrà perseguire in base alla fascia d’età di appartenenza.

 

Le regole che si andranno ad applicare dovranno tener conto, con gradualità, dell’età dei bambini, delle loro capacità e dei ritmi di apprendimento; ogni categoria deve realizzare un progressivo incontro con il gioco – le regole.

 

I tre quadri sotto riportati vogliono presentare in maniera sintetica i diversi momenti di attività ludica e motoria che il bambino attraverserà pian piano avvicinandosi progressivamente allo sport Minibasket.

 

 

 

EMOZIONE

5/6 ANNI

Le prime esperienze in palestra

L’educazione motoria di base

La conoscenza del corpo e del movimento

L’incontro e l’amicizia con la palla

 

 

GIOCO

9/11 ANNI

Sviluppo Abilità motorie

La capacità di utilizzare i fondamentali di gioco

L’entusiasmo del saper fare

L’avviamento allo sport

 

 

SCOPERTA

7/8 ANNI

Sviluppo Capacità motorie

L’incontro con il Minibasket

La scoperta dei fondamentali e delle regole

 

 

Gli Obiettivi Formativi Specifici:

 

 

 

1° CICLO:

 

 

 

1° ELEMENTARE:

 

 

 

·        Lavorare a carico naturale, attraverso esercizi – gioco di conoscenza del proprio corpo, di orientamento nello spazio e nel tempo, educando e sviluppando gli schemi motori di base, partendo dal sistema senso – motorio e dalle capacità senso – percettive (alfabetizzazione motoria).

 

·        Utilizzare tutti gli attrezzi possibili (piccoli e grandi), generando curiosità, interesse, motivazione.

 

·        Lavorare sulla lateralizzazione, sull’ educazione delle capacità coordinative e delle abilità motorie.

 

·        Lavorare i fondamentali di gioco (palleggio, tiro, passaggio, movimenti senza palla in attacco e in difesa) che non sono altro che alcuni schemi motori di base (camminare, correre, saltare, lanciare, ricevere) e devono essere insegnati in forma globale, senza ricercare la perfezione o l’automatizzazione esecutiva.

 

·        Proporre loro giochi ed esercizi – giochi interessanti e stimolanti, dalle manipolazioni della palla o lavori in coppia.

 

 

 

 

 

2° ELEMENTARE:

 

 

 

·        Consolidamento della fiducia in se stessi: padroneggiare gli schemi motori di base, vincere la paura in situazioni nuove.

 

·        Educazione delle capacità coordinative e della mobilità articolare, utilizzando il proprio corpo, la palla e i piccoli attrezzi (rapporto corpo – palla).

 

·        Miglioramento degli aggiustamenti posturali, educazione degli schemi motori e posturali, capacità di elaborare risposte motorie corrette, sviluppo dell’autocontrollo e rispetto delle regole.

 

·        Presentare le regole principali del gioco e proporre hai bambini giochi – base differenti secondo il livello didattico raggiunto.

 

·        Arrivare alla globalizzazione dei fondamentali individuali con la minipartita “UNO CONTRO UNO”.

 

 

 

2°CICLO

 

3°ELEMENTARE:

 

 

 

·        Consolidamento degli schemi motori di base attraverso l’uso della palla finalizzati al condizionamento fisico: flessibilità, resistenza aerobica, velocità, forza veloce, equilibrio dinamico e statico.

 

·        Conoscenza dell’attrezzo attraverso esercitazioni gli elementi tecnici fondamentali individuali disciplinari, quali: passaggio, palleggio, tiro.

 

·        Organizzazione spaziale di gruppo con attrezzi, attraverso giochi finalizzati al raggiungimento di un obiettivo (tiro a canestro).

 

·        Impostazione del rispetto delle regole di gioco.

 

·        Consolidamento del concetto di cooperazione (formazione gruppo) per il raggiungimento dell’obiettivo e consolidamento del concetto di opposizione (rudimenti dei fondamentali difensivi).

 

 

 

4° - 5° ELEMENTARE:

 

 

 

·        Condizionamento delle capacità fisiche: resistenza, velocità, forza, flessibilità, equilibrio statico e dinamico.

 

·        Consolidamento dei fondamentali tecnici individuali di attacco della disciplina e primi elementi tecnici difensivi (difesa sulla palla).

 

·        Consolidamento organizzazione spazio e attrezzi di gruppo con primi elementi di “OPPOSIZIONE”.

 

·        Rispetto delle regole di gioco.

 

·        Primi elementi “TATTICI” di gioco.

 

 

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Scopo del Progetto:

 

 

 

Questo progetto vuole utilizzare lo sport non solo come fine esclusivo di un apprendimento motorio, ma utilizzarlo “anche” come strumento:

 

lo sport come strumento di educazione individuale, a partire dalle conoscenze delle proprie abilità e delle proprie potenzialità, sia fisiche, sia di relazione con gli altri, per arrivare alla costruzione di un gruppo (la classe), che si riconosce non solo in una palestra, ma anche in un’aula, in un laboratorio etc … o in qualsiasi altro spazio dove si individuino modalità di comunicazione.

 

La realizzazione di un percorso individuale in cui si acquisiscono abilità tecniche è una meta quasi collaterale all’ esperienza; noi crediamo e   la storiaci insegna, che lo stimolo e l’abitudine alla pratica sportiva nasce dal piacere della pratica stessa, dalla scoperta e dalla gratificazione, dal rinforzo per ciò che il bambino già è.

 

Proprio per questo si propone questo progetto: costruire, attraverso lo sport di squadra, un clima di cooperazione nella classe, di gratificazione per il vissuto di ogni singolo bambino.

 

Un itinerario quindi che nelle varie fasi sviluppi nei soggetti una maggiore conoscenza di sé e che rappresenti, anche per il referente della scuola, un ulteriore opportunità di conoscenza del gruppo-classe.